TOMMASO BIANCO INEDITO Omaggio a un grande artista fasanese. 1848-1924 – Fondazione Nikolaos

TOMMASO BIANCO INEDITO Omaggio a un grande artista fasanese. 1848-1924

13 Febbraio 2025

Nikolart

Tommaso Bianco (1848-1924) fu un artista eclettico che, dopo il diploma conseguito all’Accademia di Belle Arti di Napoli, emigrò a Parigi agli inizi degli anni ’70 dell’Ottocento.

Forte della tradizione accademica radicata nella sua formazione, riesce ad abbandonare le idee, le tecniche e gli estetismi di un’arte che fino ad allora sembrava ferma e immutabile, aprendosi ad esperienze artistiche moderne e dimostrandosi sensibile ai cambiamenti.

Diventa testimone e cronista privilegiato del suo tempo. Sperimenta quel rapporto sorprendente tra pittura e fotografia nel più grande studio fotografico del XIX secolo, il più avanguardistico e geniale di Parigi, lo studio Nadar, dell’amico e confidente Felix Nadar, lì dove, il 15 aprile 1874, nasce l’Impressionismo.

Lo scambio culturale con gli artisti della “pittura en plein air” e con gli intellettuali più illuminati dell’epoca, come Emile Zola, lo indirizzerà verso esperienze nuove nell’universo della “riproducibilità dell’opera d’arte” che cambierà radicalmente l’atteggiamento del pubblico verso l’arte e gli artisti.

Le sue capacità di pittore, fumettista, caricaturista, scultore e direttore di posa del celebre studio fotografico parigino, sono state evidenziate nel convegno, svoltosi nel CiaiaLAB, il Laboratorio Urbano di Fasano. Il progetto, fortemente voluto dalla sezione di Fasano della Società di Storia Patria per la Puglia e dalla Fondazione Nikolaos è stato patrocinato della Regione Puglia e dal Comune di Fasano.

La Fondazione Nikolaos lo ha creduto meritevole di contributo, apprezzando la lunga e laboriosa ricerca che ha permesso di mettere insieme il materiale inedito dell’artista fasanese. Durante il convegno che ha preceduto l’inaugurazione dell’esposizione, si sono alternati storici dell’arte, Francesco Bianco, erede del Maestro, esperti e collezionisti: Anna Maria Pellegrini ha tracciato la storia del fotografo Felix Nadar mentre la consigliera della Fondazione Nikolaos, Maria De Mola ha narrato la vita umana e artistica di Tommaso Bianco inserendola nel clima culturale parigino, hanno partecipato inoltre all’evento: Melania Baccaro, anche lei erede del Bianco e Giuseppe Schena, da attenti collezionisti  hanno delineato le fasi più significative della passione che li spinge a cercare opere di Tommaso Bianco nelle collezioni pubbliche e private e nelle aste di tutto il mondo.

E’ stato interessante e sorprendente sapere che in musei francesi e americani sono conservati suoi lavori. Il numeroso pubblico si è poi riversato nella vicina Galleria Apuliarte di Mina e Mario Greco, anche loro esperti e collezionisti d’arte.

Originali guaches, caricature, dipinti e grandi disegni divenuti “seriali” grazie alla stampa di cartoline, hanno incantato gli astanti, rendendoli più consapevoli del talento e della modernità di questo artista pugliese che merita di avere un posto nella nostra memoria collettiva.