La giunta comunale, su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, ha approvato oggi lo schema di protocollo d’intesa R.O.A.D. – Rete organizzata azioni dedicate alla prevenzione, al monitoraggio, al sostegno, finalizzato a regolarizzare i rapporti tra gli enti impegnati quotidianamente nel lavoro di strada quale azione sociale a supporto delle persone più fragili.
L’accordo mira a strutturare e coordinare gli interventi già attivi, in particolare, delle unità operative di strada del Comune di Bari (il PIS – Pronto intervento sociale e Care for People, gestite dalla cooperativa sociale Caps), della Croce Rossa Italiana e di Medici con il camper della onlus “Nikolaos prof. Nicola Damiani”, che rappresentano il primo contatto dei servizi sociali con le persone senza dimora con funzione di pronto intervento, assistenza e orientamento. Il lavoro di strada presuppone il passaggio da una logica di “servizio” a una modalità operativa basata su spostamenti sul territorio, alla ricerca delle tracce e dei percorsi di vita di singoli individui o gruppi di persone, in linea con le finalità del welfare e in base al lavoro svolto dagli operatori, i quali ascoltano, ricercano, accolgono ma al tempo stesso informano, forniscono strumenti, accompagnano e sviluppano risposte sociali diversificate.
Pertanto il protocollo, che sarà siglato nei prossimi giorni, intende garantire:
· maggiore tutela dei senza fissa dimora e delle persone fragili;
· sostegno alle famiglie attraverso prevenzione e contrasto dell’emarginazione sociale
· prevenzione/sensibilizzazione sul tema delle dipendenze patologiche e dei comportamenti a rischio;
· promozione di una cultura dell’accoglienza;
· formazione e aggiornamento per gli operatori coinvolti;
· creazione di reti e buone prassi con altri soggetti, del pubblico o del privato sociale.
Nell’ottica di creare una rete organizzata di azioni dedicate a contrastare la grave marginalità adulta e alla luce di quanto già viene effettuato su strada, i “Medici con il Camper” – medici, odontoiatri, volontari, mediatori interculturali, psicologi e consulenti legali – raggiungeranno i senza fissa dimora, i rom negli insediamenti non autorizzati, gli stranieri e le vittime del caporalato per fornire loro adeguate informazioni su norme igienico-sanitarie e malattie sessualmente trasmissibili. Dopo una prima visita, i medici stileranno una diagnosi e forniranno trattamento o prescrizione farmacologica; in caso di necessità orienteranno le persone verso le strutture sanitarie territoriali, il servizio sociale comunale e i servizi di accoglienza e integrazione.
La Croce Rossa Italiana si occuperà della distribuzione di bevande, abiti e coperte e opererà in rete con gli operatori sociali, in particolare nei periodi di emergenza freddo e caldo, e segnalerà al Comu ne, e se necessario alla ASL, i casi che necessitano assistenza sociale o socio-sanitaria.
“Care For People” raggiungerà, nelle ore pomeridiane e notturne, le persone senza dimora nei luoghi da loro abitualmente frequentati e, allo stesso tempo, i giovani nelle zone della movida barese, secondo un calendario di interventi condiviso con l’assessorato al Welfare. In merito alle dipendenze, si occuperà di informare e formare gli adolescenti e i giovani adulti che si avvicineranno alle Unità di Strada sugli effetti derivanti dai fenomeni di dipendenza, attraverso interventi di segretariato e consulenza.
Secondo quanto previsto dal protocollo approvato, “Medici con il Camper”, “Croce Rossa Italiana” e “Care For People” aderiscono ad una modalità organizzativa in rete con il PIS (Pronto Intervento Sociale) attraverso la segnalazione e il monitoraggio giornaliero e l’invio di un report mensile degli interventi effettuati, con indicazione degli utenti assistiti suddivisi per nazionalità, età, tipologia, bisogno e criticità prevalenti.
Al fine di evitare duplicazioni di segnalazioni e interventi, la “Croce Rossa Italiana” e i “Medici con Camper “ verificheranno preliminarmente con il “PIS” e con “Care For People” se i casi rilevati siano stati già oggetto di intervento e segnalati alla Ripartizione o ai Municipi di competenza.
“Da diversi anni siamo impegnati a tracciare una mappa del disagio sul territorio cittadino – commenta Francesca Bottalico – come testimoniato anche dal primo piano della città di Bari contro la grave marginalità adulta, costruito con tutte le realtà pubbliche e private cittadine. In base ai risultati emersi abbiamo acquisito una serie di informazioni utili a supportare al meglio le donne e gli uomini in condizioni di fragilità e a leggere in modo più efficace un fenomeno ch negli ultimi anni ha subito trasformazioni sostanziali, dovute specialmente all’avvento della crisi economica, al frammentarsi delle relazioni sociali e familiari, ad eventi traumatici e alle migrazioni di massa. Il nostro approccio non intende limitarsi ad attivare presidi stabili nei diversi quartieri ma vuole raggiungere fisicamente le persone in difficoltà, che altrimenti non entrerebbero in contatto con i servizi del welfare e con gli operatori del pubblico e del privato sociale. Il protocollo che sigleremo a breve, quindi, è finalizzato a meglio organizzare e a strutturare gli interventi itineranti, rafforzandone le azioni ed evitando di duplicare gli sforzi. In questo modo otterremo un altro risultato determinante che consiste nella creazione di una vera e propria banca dati relativa alle persone senza dimora presenti in città e ai loro bisogni prevalenti”.
Fonte: Portale del Comune di Bari